
Testo di Guido Rietti
La data: 13 Novembre 1952
Il luogo: Torino
L’occasione: Nozze d’Oro di Augusto Salmoni e Dora (“Zia Ninì”) Raffael
I due festeggiati, al centro del lato lungo della tavola, avevano, si può dire, attraversato la Storia. Erano nati verso il 1875: Augusto in Italia e Ninì a Corfù. Ninì, fuggita con la famiglia dopo i disordini antisemiti di Corfù del 1891, trovò una nuova vita dapprima a Milano, e poi appena sposata, a Porto Said. L’Egitto del Canale di Suez a cavallo tra ‘800 e ‘900 offriva grandi opportunità nei settori tecnici e commerciali. Ma dopo tre figli e la fine dell’epoca d’oro egiziana, la coppia tornò in Italia, prima a Napoli e successivamente a Torino. Augusto e Ninì avevano vari fratelli e sorelle, ed entrambi piansero la deportazione di uno di loro nella Shoah. Ma la famiglia di zia Ninì restava unitissima, prova ne sia la presenza al pranzo di tutti i Raffael superstiti. A sinistra di Ninì, zio Enrico e zia Jole, poi, dopo il figlio Aldo Salmoni, compaiono mia nonna Nella e oltre (seminascosta) la zia Rita.
Era il secondo dopoguerra. I figli Salmoni, che avevano solidi rapporti con gli antifascisti torinesi ed avevano partecipato direttamente alla Resistenza, non potevano non festeggiare con gli amici piu intimi. Nella foto, oltre ad Alberto Salmoni, partigiano, e ai fratelli Bruno e Aldo, compaiono un ancora giovane Primo Levi, sua sorella Anna Maria, di spalle Bianca Guidetti Serra, e di fronte la sorella di Bianca, Carla, col marito Paolo Spriano.
È solo una mia illusione un piccolo sorriso sul volto di mia nonna Nella, che tempera il rigore antico dei fratelli Raffael? Il maggiore dei suoi nipoti, il sottoscritto, era nato solo 15 giorni prima.